Psicologia e Spiritualità: due ali per volare in alto

 

 

 

 

Due passi con sé

Incontro del 26 marzo 2012

a cura del Dott. Flaviano Vighi

 

 

 

 

 

 

 

 


La sofferenza psichica crea una situazione di frammentazione nella persona che rimane bloccata dal malessere. La psicologia rivolge la sua attenzione all’origine dei traumi e delle difficoltà che la persona incontra interagendo con il mondo. In questo percorso si cercano i collegamenti tra i comportamenti e i primi anni di vita, i traumi che hanno riaperto le ferite. Le tecniche psicologiche permettono di prendere coscienza che, sono queste ferite, mai rimarginate, che spingono a seguire certi comportamenti sbagliati. Con una giusta terapia si possono superare questi ostacoli che impediscono di vivere liberamente. Questo cammino verso la salute si completa però andando oltre la risoluzione del problema.


Diverse scuole psicologiche si sono rivolte alle tradizioni religiose per comprendere a fondo cosa significa “processo di integrazione”, in tutte le religioni, infatti, la crescita umana e psicologica è considerata la base per avvicinarsi ad esperienze più profonde e spirituali.


Le pratiche ascetiche permettono all’uomo di entrare in se stessi, calmare la mente e prendere distanza dalle passioni. La preghiera con la ripetizione di parole sacre, permette alla coscienza di ritrarsi. La ripetizione è anche seguita dal gesto rituale , queste sequenze ritmiche fermano il pensiero e lo guidano alla pace interiore. Ci sono poi i “comandamenti”, precetti di comportamento che sono nati per aiutare a superare le difficoltà psicologiche e relazionali, indirizzando l’uomo entro delle linee guida. Anche in questo caso si rilevano delle somiglianze tra le religioni, pensiamo ai comandamenti cristiani e ai precetti induisti: come praticare la non violenza, la carità, la moderazione, la verità.


E’ importante capire che le risposte che l’uomo cerca su se stesso e il suo destino non hanno mai un percorso che lo porta all’infuori  di sé ma all’opposto è necessario e inevitabile doversi spingere nel profondo delle nostre oscurità per trovare la luce.

 


   “Per far crescere e moltiplicare il grano è necessario seminare il chicco nell'oscurità della terra; e i miei fallimenti, la mia disperazione, la mia ignoranza e le mie incapacità sono il buio in cui io sono stato seminato allo scopo di maturare.
Adesso, come il chicco di grano che può germogliare soltanto se nutrito dalla pioggia, dal sole e dai venti caldi, anch'io devo nutrire il corpo e la mente affinché si avverino i miei sogni.
Ma per maturare pienamente, il grano deve sottostare ai mutamenti della natura.
Io non devo aspettare, perché ho il potere di scegliere il mio destino”.  Og Mandino